sabato 14 ottobre 2017

...e continuano a chiamarla muta!

Come chi mi legge sa, mia sorella Nala ha un anno. A un certo punto la mamma Clo ha cominciato a parlare della muta. E io non capivo proprio perchè lo facesse, visto che mia sorella Nala parla un sacco, anche troppo per i miei gusti. Parla a voce alta con il postino e i corrieri, strilla con il vicino quando percorre il vialetto con il motorino e il casco sulla testa, risponde a Pluto e alla Gilda, chiacchiera con Zizou quando sale sul tavolo e lei gli gira intorno intorno, esattamente come fanno gli squali, ma con la coda per aria al posto della pinna. Fa lunghi discorsi anche con papà quando torna dal lavoro intorno alle 4 del mattino e ci sveglia tutti. Insomma non sta praticamente mai zitta, la mamma Clo è pure convinta che l'abbia chiamata "mamma" più di una volta... se lo dice lei...
Il fatto è che, mentre io facevo tutti questi ragionamenti nella mia testa jackosa, l'intera casa stava scomparendo sotto un'impressionante e filamentosa coltre di pelo nero. E lì ho capito cos'è questa muta. Si chiama così evidentemente perchè quando il pelo cade da mia sorella non fa rumore, tranne quando la mamma si ostina a spazzolarla e lei se ne lamenta non poco, mugolando sconsolata. Da quando è iniziata questo misterioso fenomeno (e da qui parte la sigla di quark) io trovo i peli ovunque, nella cuccia, nella ciotola, sopra la mia pallina queck preferita, sul divano, sotto le zampe, trascinate in giro dalla tartaruga, nonostante la mamma Clo continui a passare l'aspirapolvere che a noi non piace per niente perchè fa un sacco di rumore. A questo punto mi sono immaginata Nala come gli alberi d'inverno quando sono cadute tutte le foglie! Rimarrà nuda? La mamma l'altro giorno ha detto che se continua così farà non un cuscino ma un intero materasso di pelo... E poi, tutto su un colpo, un altro pensiero oscuro si è fatto strada: sarebbe successo anche a me? Ma la mamma mi ha rassicurata, l'ho sentita mentre diceva a papà che io lo perdo tutto l'anno, un pochino ma sempre. Ah ecco. Allora a me hanno dato i ricambi di default. Per fortuna, ho più optional. Speriamo che Nala si "rimpeli" in fretta perchè se continua così ho due opzioni: dovrò impegnare la mia pallina (quella di scorta) per comprarle una pelliccia nuova, mentre il piano B prevede di andare da quello che disegna i capelli a Berlusconi, che glieli fa benissimo.

lunedì 11 settembre 2017

All'inizio era la palla...

 Buongiorno amici. Anzi buonanotte perchè ho già fatto l'ultima passeggiata del giorno ed era buio e piuttosto umidiccio. Ma non intendo parlarvi del clima e del fatto che la mamma mi ha già infilato l'impermeabile "perbagnarmimeno". Volevo scrivere un'ode alla palla gatto. A quella magnifica invenzione della Farm Company che mi era arrivata dalla zia Manu. All'inizio non ne ero entusiasta, era una palla come tante altre, poi ho scoperto che potevo iniziare a "fridizzarla" a dovere. Perciò ho rotto sotto e ho creato un bucolino a misura di crocchetta. L'ideale per infilarne un bel po' e giocare a spingerla con il naso qui e lì, per terra, sull'erba e, perfino sul divano. Lo scopo del gioco era far uscire quel delizioso contenuto spargendolo ovunque e slurpandolo un po' per volta. Così quella palla con gli occhi a palla (e come se no, è una palla!) è diventata la mia palla preferita. Le altre pfui, due minuti ed erano in brandellini. Neanche da mettere a paragone. L'ho aromatizzata al gusto terra, trifoglio, rosmarino, salvia e anche infradito di papà. Aveva un posto d'onore nella libreria, sapevo dove trovarla. Questo è durato per circa 5 anni. Poi è arrivata lei, la "piccola" di casa, che possiede un parco giochi di circa una quarantina di varietà di passatempi, dal tiraemolla alle varie versioni dei kong, dai frisbee ai pupazzi di ogni sorta. E, invece, indovinate?
Un giorno torno a casa e mi trovo la mia adorata palla gatto senza orecchie, senza occhi e con un enorme buco sotto. Sapete cos'ha avuto il coraggio di dirmi, la piccola peste nera? Voleva convincermi che era un'opera d'arte, un omaggio a me, sua sorella maggiore, a forma di cuore perchè mi vuole tanto tanto bene. Stentavo a riconoscerla, mi sentivo disorientata, ho insistito perchè la mamma mi ci mettesse lo stesso le crocchette ma uscivano subito tutte, un disastro!
Depressa. Ero depressa. Finchè non ho sentito la telefonata tra la mamma e la zia Manu. La stava cercando! Una nuova palla gatto. Però non è stata un'impresa facile. La mamma ha chiamato la Farm Company che le produce e la signorina Elisa è stata così gentile da aiutarla a trovarla! Risultato? Dovrebbero arrivarmene addirittura due. Non ci posso credere, sono impaziente. Speriamo che me le spediscano in fretta. E che a mia sorella Nala sia passata la fissa per i capolavori distruttivi. Altrimenti le spiego due cosette a denti scoperti. Quando arrivano vi mostro una foto evento. Notte a tutti ragazzi e, non dimenticatevi: #jackpower

 



giovedì 31 agosto 2017

Il primo soccorso veterinario a Jesolo, facciamoli studiare gli umani!

Alzi la zampa chiunque di voi va volentieri dal veterinario! Sì ok mia sorella Nala non fa testo, perchè è una novellina e bacia tutti. Però per evitare dolorini e malattie alquanto fastidiose e curarci ogni tanto una visitina è bene farla. Se siamo in vacanza poi, possono succedere degli incontri poco simpatici, come quelle gelatinose meduse. La prima volta che ne ho vista una, pensavo che fosse budino. Per fortuna la mamma Clo mi ha avvertita in tempo altrimenti l'avrei assaggiata volentieri, o mi ci sarei rotolata sopra mentre mi impanavo dopo il bagnetto... E poi, chi lo sapeva che anche a noi vengono i colpi di calore? Preferisco i polpi lessi! Poi, soprattutto a noi ragazze delicate, può capitare una dermatite! E allora è bene che i nostri umani sappiano cosa fare mentre aspettano di raggiungere il vet più vicino. Sabato 2 settembre siamo tutti alla Bau Bau Beach di Jesolo ad accompagnare gli umani alla scuola di primo soccorso veterinario. Alle volte bastano pochi accorgimenti e ci sentiamo subito meglio! Vi aspetto con le vostre mamme e i vostri papà bipedi! Baucini stellari marini a tutti!



lunedì 7 agosto 2017

Mamma, siamo sicuri che non sono una farfalla?

Buongiorno amicibau. Oggi vi faccio vedere come sono in versione cosplayer, anzi direi canplayer. Una sera, invece di mettermi la pettorina la mamma ha pensato bene di trasformarmi da farfacane o se preferite da canfalla. Stava lì a farfugliare sul signore degli agnelli, mi ha raccontato del sogno di una notte di mezza estate e ha detto che sono la sua fatina dei boschi. Sarà, ma finchè non sgancia una crocca non mi convince tanto, ho pensato io.
Ok, però devo ammettere che il rosa mi dona decisamente, ma queste ali sono troppo leggere per volare... Possibile che io non possa avere un deltaplano o un parapendio? Oppure un paracadute come lo zio Ivan? Almeno così se casco non mi sciupo il mio splendido lato b. Alla fine ho fatto la fotomodella per trenta secondi e ci ho guadagnato un pezzo di carota croccante e due pescetti secchi. Ecco perchè tutte le umane vogliono fare le modelle! Si guadagna proprio bene. Topmodel fatevi da parte che io il catwalk me lo mangio con tutta la coda!

sabato 29 luglio 2017

Lo zampuale della perfetta infermiera


Mmmmm, vediamo, mamma Clo quali sono i sintomi del giorno? Hai il naso tappato? ANCORA? Allora, per non saper miagolare nè grufolare, io direi che, come dice lo zio doc Ennio, hai il setto nasale deviale e te lo tieni così com'è oppure te lo fai scalpellare. Però considera che Michelangelo è morto da un sacco di tempo e dopo qualcosa meno di 300 anni lo ha seguito pure Canova. 
A questo punto cerchiamo di capire se si tratta di: un semplice raffreddore, la sinusite che ti sei presa facendo selezione al privé in discoteca mezza nuda, oppure l'allergia a tutto quello che si muove, dai microbi agli orsi grizzly. 
Nel dubbio partiamo dalla cura miracolosa standard: ti sto appiccicata come una cozza. Ho posizionato le cucce accanto al letto e alla scrivania, il tappetino in bagno e c'è da considerare la mia, seppur ingiusta, percentuale di divano. Si sa che stare al calduccio risolve un sacco di magagne. Io ti offro la mia pelliccia in tutto il suo caduco splendore. E mica è colpa mia se ti vesti sempre di nero. 
Ecco così la posizione è giusta, perchè ti riparo anche i bronchi così usi meno lo spruzzetto quando rantoli. Lo senti il benefico effetto del jack balsamico? Sì perchè prima di venire da te mi sono strusciata sul rosmarino e sulla salvia. E anche su uno schitto di gabbiano e su un verme morto, ma quello è utile per gli anticorpi.
Ecco, vedi che impari? Questa è la posizione giusta, con l'aggiunta di sbaciucchiamento selvatico. Così guarisci in fretta! Dovrò insegnare a mia sorella a darmi il cambio ogni tanto, giusto il tempo di farmi un goccetto alla ciotola, o di fare una pipì veloce. Il fatto è che Nala sa solo leccarti forte con quella lingua lunga a bistecca, e se resti umida, cara mamma, non è che ti faccia un gran bene. 
Un ultimo suggerimento, vedi di vestirti bene! Ah questi umani senza pelliccia...
Beh insomma mamma, adesso è caldo per imitare l'omino Michelin. Mi prendi in giro? Facciamo così, ti propongo un pomeriggio rilassante davanti all'armadio. Io sto sul lettone e tu ti provi tutti i vestiti starnutendo come una matta e dici, nell'ordine, che sembri una balena spiaggiata, Fiona di Shrek o Adele che si è inghiottita Bridget Jones prima del lifting total body. E invece no mamma, per me resti sempre Uma Thurman in Kill Bill, compriamo una tutina gialla e facciamo una strage di gatti giapponesi?






 





giovedì 27 luglio 2017

Nessuno può mettere Frida in un angolo! (Dirty Sheepdog)




Oggi sono decisamente contrariata. Ieri la mamma e zia Mary hanno deciso di fare una gita lunga con me e mia sorella. Prima abbiamo incontrato Leo, un amico maltese in un caffè a Pordenone. Che poi, posso dire, di maltesi carucci ne abbiamo anche qui a portata di mano, non occorreva fare tutta quella strada...E vabbè, facciamole contente. Poi erano tutte entusiaste e hanno parlato per tutto il tragitto di mia sorella. E ok, è nuova, quindi mi sono rassegnata. Ma arrivati dagli zii Antonella e Francesco, mi aspettava una sorpresa. Io già pregustavo una lunga corsa sul prato ad annusare cacchette di pecora e magari assaggiarne una ogni tanto. Oppure avrei potuto stupirli tutti e fare il pig russell! Sì come Babe, il maialino coraggioso! 
L'idea mi piaceva, avrei arricciato la coda e spiegato alle lanose che dovevano ascoltarmi, in una versione aggiornata di "montone, pecora e agnello". Avete idea? La mamma mi avrebbe portato a esibirmi sul palco di Italia's got talent, così avrei potuto limonare Frank Matano! (cuoricino). 
E invece, la dura realtà. Altro che Babe, io ieri incarnavo Baby di Dirty Dancing, senza che arrivasse quel figo di Patrick Swayze a tirarmi fuori dall'auto dove mi hanno rinchiusa. Ma chi se ne frega se ero al fresco, all'ombra, con i finestrini aperti. Io mi appello ad Amjacksty International! Vi faccio finire tutti dentro per maltrattamenti! Se c'era lo zio Claudio, intendo il mio adorato zio Comandante, vi faceva correre tutti. 
Ho urlato per tutto il tempo contro l'apartheid, la reclusione forzata, la mancanza totale di crocchette e premietti. Non c'era neppure un'ambulanza veterinaria nei dintorni! E se avessi avuto un mancamento, mi si fosse spezzata un'unghia, infeltrito il pelo? Alla fine ho realizzato che si trattava di razzismo bello e buono. Io sono una jackina, mia sorella un border collie da lavoro (ma che lavoro e lavoro, si diverte tutto il tempo a distruggermi le pallette!). 
Continuando a lamentarmi a voce alta, protesta condivisa dag altri 5 border, relegati in un enorme recinto "al fresco" loro malgrado, cosa mi tocca vedere? Mia mamma che si commuove guardando mia sorella Nala correre intorno a un gregge di pecore che si chiedevano l'un l'altra chi fosse. E correva, correva, correva e ancora correva. E tutti a dirla brava, anche in inglese! I "good girl" si sprecavano, mentre io rasentavo la laringite, spiegando che stavano calpestando i miei diritti, oltre alle cacchette di pecora.
(le immagini sono di repertorio, perchè ero reclusa e non potevo scattarne di esclusive)
Ma, dico io, Nala non ha neppure provato a papparsi una pecora! Non si è appesa al pelo, non ha fatto altro che correre. Ah, che delusione. Eh, lo so, noi cani da caccia siamo incompresi, perchè ragazzi vi assicuro, in barba a tutti i vegani del mondo, che io quando guardo le pecore, le penso tutte allo stesso modo, così e nella mia ciotola! So che lo zio Cristiano Todeschini mi capisce.
Conclusione della storia? Sono riuscita a stare con zia Antonella giusto per pochi minuti, in cui parlavano, indovinate, di mia sorella. Così ho scatenato un anatema jackino e, come di consueto ha funzionato.
Stamattina all'alba la mamma si è alzata perchè il cane da pastore voleva uscire, così apre la porta e crolla al buio sul divano, senza accorgersi che quell'enorme sorella nera aveva vomitato pranzo e cena di ieri, esattamente dove si era seduta. Eh, ragazzi, chi la fa l'aspetti.
Non si può mettere Frida in un auto!
"Now, I've had the time of my life! No, I never felt like this before... yes I swear, it's the truth and I owe it all to you, cara sorella!"





martedì 25 luglio 2017

Io vagabonda


Buongiorno a tutti. Oggi vi racconto di domenica sera, alias la mia night out. Sì avete capito bene, a un certo punto, di ritorno da Agordo, avevo bisogno di un po' di intimità in giardino perchè il viaggio mi aveva scombussolato il pancino. E quindi... siccome mia sorella Nala mi stava addosso, ho pensato bene di uscire dal cancelletto che porta al garage e cercare un posticino appartato tutto per me. 
Questa è la mia versione dei fatti. Nella foto seguente, quella della mia mamma che era stanchina e le era caduta la palpebra mentre stava accomodata sul divano.
Dopo circa un quarto d'ora di pisolo, la mamma è venuta a chiamarci in giardino. Nala si è presentata con il frisbee d'ordinanza in bocca. La mia versione dei fatti è che non l'ho sentita. E non l'ho sentita perchè stavo gironzolando, tutta nuda senza collare e guinzaglio, per il quartiere, attraversando la strada dove mi pareva giusto, riattraversandola dove sentivo un odorino invitante e facendo gli sberleffi agli altri cani dei vicini chiusi nei giardini. D'altronde, dopo sette anni, un giretto in solitaria è il minimo. La mamma Clo non è dello stesso parere e infatti ha avuto delle apparizioni del genere, mentre urlava, correndo a destra e a manca per il giardino vuoto, il mio nome.
Per me invece si aprivano prospettive fantastiche, e mi sono soffermata un pochetto davanti al cancello di quel fighissimo di Baloo per vedere se usciva in giardino... avevo gli occhi a cuoricino e la coda arricciata.
Quello che non immaginavo invece era che alla mamma sono passate davanti un milione di immagini traumatiche e aveva perfino pensato di ingaggiare questi due per cercarmi.
Io stavo zampettando tranquillamente, annusando alberi, aiuole, seguendo il solito tragitto serale, visto che la mamma era stanca. Mi era parsa un'ottima idea. 
Al contrario, mamma dopo dieci minuti aveva già in mente questo film, dove il cane muore sotto un camion e l'angelo Michael lo riporta in vita, con notevole spargimento di piume. Sì sì, bella scusa per avere a che fare con John Travolta, ma magari non occorre che mi faccia spianare da un tir.
Finito il mio giretto mi era venuta sete, così mi sono appostata davanti al cancello chiuso, prima o poi mi avrebbe aperto o l'avrebbe avvertita Nala che ero lì.
E che è successo? E' arrivata lì con gli occhi a palla, fuori dalla testa, me ne ha dette tante tante, tutte concentrate in cinque minuti di strilletti e lacrime a profusione, però poi sono stata vittima di una scena che neppure in Hachiko avrebbe funzionato tanto bene. Mi ha presa in braccio mi ha detto che non può vivere assolutamente senza di me, che sono la sua salvavita e che non devo più allontanarmi altrimenti le viene un coccolone (chissà che è, a me le coccole grosse piacciono e di brutto ma i maschi delle coccole non so cosa siano...). Insomma una marea di baci dopo tutto è tornato alla normalità: io nella cuccia leopardata, mamma sul divano esausta (ogni tanto mi cercava con la mano penzoloni), Pilù a cena in piscina e la Nala ad annusare il sedere di Zizou che tentava di graffiarla, spaparanzato sul tavolo. Tutto è bene quel che finisce bene.

 
 
 
 









mercoledì 19 luglio 2017

Frida vs Assisi


Ciao cari amici gnolini di tutta Italia. Oggi voglio raccontarvi il mio viaggio ad Assisi con mamma Clo e zia Stefy. Assisi sta in Umbria ed è famosa perchè ci viveva San Francesco che era ricco ma ha dato tutto ai poveri e voleva tanto ma tanto bene agli animali, al punto da scriverci un Cantico. All'epoca non c'era l'hit parade, altrimenti Fiorello ci avrebbe fatto un disco di platino, sempre che non si facesse rubare l'idea da Rovazzi con Morandi. Stiamo parlando del 1200 o giù di lì, anche a quei tempi c'erano i canetti come me, si vede da un sacco di quadri. Una frase inzia proprio così: "Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature.." E io, miei cari, sono proprio una gran bella creatura.
Insomma questo santo lo si vede sempre circondato da animali e la cosa mi piace. Così quando mamma e zia hanno pensato di andare a vedere il paese dov'è nato, l'idea mi pareva assai buona. Mi avrebbero accolta con un sacco di coccole e fiffini da giocarci fino all'ora della pappa. Uh non sapete quanto mi sbagliavo. La foto lì su me l'ha scattata Carl, un simpatico americano che ho conquistato con un solo movimento di coda. Altro che la biondona californiana con cui stava, il fascino jackino italiano vince sempre. Poi io c'ho 10 tette!
Insomma dicevo della foto, rappresenta tutto quello che ho visto di Assisi: un sacco di bei portali, annusati rigorosamente dal di fuori.
Anche qui, dove ho superato le transenne e perfino i militari mi hanno fatto le carezzine mimetiche, niente da fare. Noi cani stiamo fuori. Ma come: San Francesco, le creature, peace & love? Non ce n'è per nessuno. Ho fatto amicizia con una barboncina e due ragazzoni simpatici dal pelo marrone che bevevano un sacco di acqua dalle ciotole. Ho provato a commuovere frati, suore, preti con lo sguardo da "canile", ho tentato di tutto ma non c'è stato verso. Neanche con i giapponesi che sorridevano e mi scattavano un sacco di foto.
Il mio sguardo ipnotico non ha sconfitto i regolamenti, così mamma e zia si sono date il cambio per vedere l'interno della basilica, dove la mamma ha visto dei decori che devono essere piaciuti tanto a Missoni perchè, mi ha spiegato, ci ha fatto dei vestiti uguali. La mamma mi ha detto che non mi sono persa niente di che, ma non ci credo tanto, chissà cosa c'era dentro di tanto importante da non farmelo vedere. Gatti? 


Arrivate a dove c'è pure una cosa che si chiama porziuncola che, è come la matrioska, una chiesa dentro l'altra, ho provato in tutti i modi a non restare fuori, sfoderando perfino l'orsetto. Il risultato è stato lo stesso. Frida aspetta qui. E per fortuna che questo Francesco amava gli animali...
Ma qui, ragazzi viene il bello. 
Lo sapete che queste due colombine vivono dentro la chiesa? E ci fanno pure i loro bisognini? Quindi? Perchè ste preferenze? Lo schitto sì e la cacchina santa no?
Razzisti! 

Magari dalla foto non si vede bene ma insieme a San Francesco lì c'è ritratto proprio un quattrozampe! Lupo, cane, non andiamo troppo per il sottile, che è una presa in giro?
Non mi resta che schiacciare un pisolo in auto, sulla via del ritorno. Assisi per noi cani non è ospitale, neppure i negozi di souvenir sono a misura di coda, tutti piccoli e strettini... basta un attimo e fai volare via rosari e portachiavi a forma di sandalo di San Francesco.
Io credo che a quel simpatico signore del '200, che amava tanto gli animali, tutto questo non piacerebbe per niente. E io che volevo tanto bere due sorsi di acqua santa... ne parlano tanto bene! 




























lunedì 17 luglio 2017

Ciao Pi, aggressali tutti.





Lei è Pina,
una canina dal musetto simpatico che oggi ha deciso di volare libera, ovunque sia. Questo piccolo animale dagli occhi dolcissimi è riuscito laddove un sacco di persone si fermano: ha unito più di 8000 persone in un gruppo follissimo, allegro, animato, lo Zoo di Pi, Ma, Pa e Na che ha creato un zoocabolario tutto suo. Ogni giorno un delirio di post dove si intrecciano le storie di umani e animali, dove ci si scambiano pareri. Per omaggiare questa coraggiosa bestiola, che ha toccato i cuori di noi tutti, ho scelto di copincollare la sua storia scritta dalla sua mamma Debora Roberto. Leggetela così potrete capire quanto amore sprigiona. C'è molto da imparare. Grazie piccola Pina.

7/11/2015 Oggi nasce lo Zoo ed io vi racconto la mia storia....che terrò aggiornata nel corso del tempo.
Ciao mi chiamo Pina, altresì detta Cesso di Cane soprattutto da chi mi ama e da chi mi ha curata (anche i miei Dottori☺️☺️) sono nata il 3/11/2008 e sono "tipo un jack russel". Ho vissuto 6 anni della mia vita come un cagnolino normale, poi un giorno di un anno fa ad ottobre, tornata dalle vacanze con mamma e papà che però io chiamo Ma e Pa, qualche cosa ha iniziato ad andare storto. Ad ottobre 2014 mi sono venuti due piccoli funghi sulla testa, ma non ci abbiamo fatto troppo caso, ho messo la crema e sembrava fossero passati. Qualche settimana dopo una sera ero un po mogia, mi faceva male la pancia, Ma e Pa hanno controllato ed avevo una specie di bozzo sulle ultime tettine, siamo andati subito dal mio super veterinario di famiglia Max che mi ha detto che avevo la mastite, ma era strano ... perchè non c'erano motivi validi perchè avessi quella patologia. Però ho fatto le punture e mi è passata subito. Il mio dottore però non era convinto di quella cosa lì, infatti è passata una settimana ed ho iniziato a tossire e rigurgitare. Ma e Pa mi portano ancora dal medico dei cani, che mi dice che ho la gastrite e anche la gola infiammata, ma non è persuaso, qualquadra non cosa: mi prende un po di sangue lo guarda al MISCROSCROPRIO e vede che c'è dentro un virus che si chiama RICKIETTOSI. Quel virus lì è pessimo perché colpisce un po dove vuole lui, si prende dalle punture delle zecche... ecco perché curato il fungo mi è venuto il male alle ciucce e curato quello il mal di pancia e di gola. Allora mi da "l'ANTIVIRUS" e inizio la cura. Però mamma mia come stavo male, tossivo tantissimo e vomitavo. Ma e Pa erano molto preoccupati, dimagrivo e non ero più il cagnolino spensierato di un tempo. È stato un brutto Natale quello perché si capiva come mai non guarissi.
Poi il disastro..... la mattina del 1º gennaio 2015 mi sveglio e vomito, ma subito dopo inizio anche a respirare male e ho tanto dolore, piango e mi manca il fiato.
Ma e Pa disperati mi portano subito in una clinica dove vengo ricoverata d'urgenza. Sono in deficit respiratorio, ho le coliche, la febbre altissima e dopo la radiografia arriva la bruttissima notizia.... ho il megaesofago, che vuol dire che il mio esofago è troppo largo ed è paralizzato, insomma non funziona più: ecco perché la pappa non finisce nello stomaco e io vomito sempre. Vomitando da così tanto ho aspirato molte schifezze che sono finite nei polmoni e sto così male perché mi è venuta la polmonite ab ingestis....potrei lasciarci le zampe. Però io sono forte e dopo una settimana torno a casa, distrutta, peso meno di 5 kg e ancora non respiro bene e poi in quella clinica lì non sono stati tanto bravi perché non hanno fatto tutto quello che dovevano. Infatti non guarisco... Ma e Pa non sanno più cosa fare. Non mi muovo dal divano, sono sempre buttata lì come uno straccio, il mio veterinario ha un altro dubbio e chiede di avere un po della mia cacca. Sapete cosa trova ??? Due parassiti ferocissimi e rari che quasi mai si manifestano insieme... ma io li ho. Si chiamano Alaria e Spirocerca. Il primo si insinua nell'intestino e l'altro alla bocca dello stomaco, si prendono dalle lumache e dalle rane, ce n'erano tante in vacanza mannaggia!!!! E adesso con il
Megaesofago e questi vermacci come si fa?Quando prendo le medicine per uccidere l'alaria vado in colica per quasi una settimana... quando prendo quelle per la Spirocerca inizio a vomitare più di prima, non tengo giù nulla. Ormai non voglio nemmeno più camminare. A marzo peso 3,5 kg. Ma e Pa cercano di essere forti, quando sto con Pa un pochino mi rilasso, ma Ma sta proprio male, piange sempre, non mangia più. Una volta mi ha detto che se ero troppo stanca potevo andare al ponte che lei non si sarebbe arrabbiata e nemmeno Pa, così magari stavo meglio, io l'ho sentita e le ho dato una leccatina quella volta. La notte stanno sempre svegli con me, io sul divano o nel letto e loro mi controllano. Sono tanto stanchi Ma e Pa e anche io. Una di quelle sere alle 4 del mattino Ma guarda il computer e scrive un "posss" in un gruppo, quel giorno lì inizia una magia, ci vorrà un po per capirlo, ma è proprio così. Le persone di quel gruppo adesso mi conoscono e mi vogliono tanto bene e ci danno tanta forza. I cagnolini le sentono quelle cose sapete? E allora piano piano un po guarisco, Ma e Pa iniziano a capire come funziona il megaesofago, quasi nessuno conosce questa malattia che è molto pericolosa. Sto guarendo e ho tantissime zie e zii nuovi che mi mandano un sacco di FIFFI e regali!!! Ma quando tutto sembra andare per il meglio a giugno qualche cosa fa ripiombare Ma e Pa nella disperazione. Inizio ancora a stare male, bevo tantissimo, ho la tosse, non mangio. Subito in clinica ma questa volta si cambia.
Mi visitano: ho una ricaduta di polmonite, la rickiettosi è tornata ed ha colpito i reni. Tutti i valori sono sballati, il dott. Monti, un altro dottore che adesso mi segue, dice a Ma che se entro pochi giorni non mi AGGIUSTA devono farmi fare la nanna per sempre. Ma quasi va per terra e Pa non riesce nemmeno a parlare. Anche tutte le zie sono a pezzi. Ma sapete cosa??? IO AGGRESSO LA MALATTIA!! Perché io sono cazzuta. Perché io devo tornare dai miei fifi, dalle zie e da Ma e Pa! E dopo 5 giorni sono ancora lì, magra come una biscia, stanca, con la vita cambiata... ma voglio tornare a casa!! Quel dottore lì ci spiega tante cose, ci aiuta, ci da consigli, perché è proprio bravo. E da quel giorno io sto meglio, la magia.... eccola. Certo... ormai sono difettosa, la nostra vita è tanto cambiata ed è molto impegnativa: devo mangiare e bere sempre in piedi e poi devo sussultare in braccio almeno 15 minuti per far scendere il cibo, soffro di reflusso ed ho qualche altro acciacco, ma a modo mio corro,salto,aggresso e gioco coi miei FIFFI, insomma annuso la vita! Ho tantissime zie e zii che mi amano e tanti nuovi cugini pelosi da mordergli il culo! Ma e Pa adesso sorridono ancora, ma sono sempre super attenti. Mi hanno insegnato tante cose nuove da fare per stare bene e tante ne hanno imparate loro.
Questa è la mia storia. Ho detto tutto e lascio la parola a Ma.
A VOI persone meravigliose che avete creato una bolla di protezione ed affetto continui intorno a noi, noi dedichiamo questo gruppo, e' il nostro regalo per chi ha imparato a conoscerci e non ci ha mai lasciato, per le MIE MERAVIGLIOSE ED UNICHE PINUZZE, ma anche per chi non ci conosce e magari arriverà bisognoso di risate o di conforto.
Amore, dedizione,sacrificio e tutto il
vostro affetto .... questa è la formula di quella famosa magia.
Pi Ma Pa



 
---------------------------------------------
Dopo quasi 2 anni siamo ancora qui.... non senza difficoltà, ma con la voglia di andare avanti e continuare. Si dice che la vita metta solo i più forti davanti ai grossi problemi ... vabbeh noi vorremmo dire alla vita di frasi anche un po i ZZI suoi ....ora abbiamo un altro nemico che per ora non ha ancora un nome, ha deciso di indebolire le zampe di Pina impedendole di camminare .... ma noi lo smaschereremo e ne verremo fuori! Per adesso andiamo a nuotare e fare ginnastica !!!!
Non si molla mai.... non si deve mollare finché c'è la possibilità di poter vedere OLTRE. La qualità di vita la leggi negli occhi del tuo cane e finché vedremo occhi tondi e vivaci noi andremo avanti a testa basse e ricchie dritte!! ☺️☺️

 
---------
27/3/2017
Da qualche giorno dicono che ho una sorella .... lei mi chiama Sorama ..... per me è un CosoRussell ..... ma anche con 2 zampe in meno le ho già spiegato come funziona!

domenica 16 luglio 2017

Mia sorella Nala

Dopo 6 anni di onorata carriera da figlia unica, mamma Clo ha pensato che era il caso di darmi una sorella. Eccola qui, si chiama Nala, è una Border Collie da lavoro, anche se non è che lavori poi tanto, a meno che mordicchiare, correre, saltare e fare buche sia considerato una professione. E' grande, nera, bianca e con i calzini a macchiette. 

Mi ricordo che abbiamo fatto tanta strada per andarla a prendere, siamo andate fino in Lombardia, dopo Milano, e questa è la prima volta che l'abbiamo portata in spiaggia. Ha un po' paura delle onde, la piccoletta, perchè fanno rumore ma le ho spiegato che lì il mare è bagnato e ti lascia tutta fresca, pronta per impolpettarti sulla sabbia. Non so se l'ho convinta ma prima o poi mi darà ragione.
Questa è la sua faccia di quando vuole convincere la mamma che non mangia da due mesi. A volte la usa anche quando ha combinato una marachella da cucciola, tipo quella volta che ha distrutto un cuscino. Le ho suggerito di dire che era esploso da solo e che lei ha evitato il peggio. Di solito, con me, funziona.
Adesso Nala, che in realtà si chiamerebbe Noir de Rose e che invece chiamiamo spesso Nalaloopsy, ha 9 mesi e le piace tantissimo giocare con il frisbee e fare giardinaggio, togliendo foglie e rami che considera inutili dalle piante della mamma, anche se la mamma non le trova affatto inutili, soprattutto quando hanno tanti fiori sopra. Quello che non le piace è di sicuro è la tipa della casa di fronte, se ne dicono ogni giorno un sacco, e neppure i motorini. 
E' cresciuta in fretta la ragazza. Dopo aver sganciato in giro una valanga di denti e di essere diventata "signorina" adesso è proprio bella. Ha conquistato tutti i maschietti del vicinato, soprattutto un certo Hulk, un bullo francese tutto muscoli che le fa una corte spietata. Secondo me è convinto che quanto lei gli mostra tutti i denti gli stia sorridendo... ah questi cani umanizzati, quanto hanno da disimparare. 
L'unica cosa che mia sorella dovrebbe imparare è a camminare dritta, perchè, fare tutta la strada con lei che mi fissa mentra va all'indietro, è decisamente inquietante. Speriamo che si decida in fretta a capire che non ha l'ascendente gambero, anche se viviamo al mare.

sabato 15 luglio 2017

Io conosco un Re!

Caspita, direte voi, un Re? Effettivamente l'aspetto regale ce l'ha tutto, aristocratico, con una flemma che agli inglesi rode di sicuro. Altra domanda: ma come Frida, tu che diventi pazza appena un musetto schiacciato ti si avvicina? Beh, ok, mi avete scoperta, lui è un mio amico di facebook. Mamma Clo e zia Elena si sono incontrate solo una volta al supermercato e pure di corsa ma, potere di fb, sembrava che si conoscessero da tempo. 
King, comunque, è un figo. Di quelli autentici, ruspanti, che "spostati tu, io da qui non mi muovo". Cosa so di lui? Fa delle cose incredibili, alla Hass Fidanken (per chi se lo ricorda...). Ora vi mostro degli scatti superbi, tratti dalle sue giornate. Vi accorgerete che ha dei superpoteri.
Come potete vedere, King sa ipnotizzare un biscotto. Lo immobilizza con la forza del pensiero, lo stordisce con lo sguardo e poi attende impazientemente che Elena glielo faccia arrivare a portata di bocca. Fortissimo. Io per avere un pezzo di biscotto devo fare almeno due twist e un salto alto quanto il tavolo di casa. E io, si sa, ho le zampette assai corte. Devo farmi spiegare come fa!

Come vedete è anche un amante della caccia al pollo, poco importa che sia inerte, la cosa fondamentale è che possa penzolare senza troppi fastidi dal lato della bocca, con il minimo sforzo e il massimo risultato. E' evidentemente morto e a testa in giù, quindi risultato ottenuto. Punteggio caccia: 10 e lode.
Alle volte anche King ha una giornata storta, anche ai reggenti succede. E con un'occhiata eloquente spegne qualsiasi tipo di richiesta. E' sicuramente un no. Di quelli alla Maionchi. 
Anche i selfie, evidentemente, gli piacciono un sacco. Però per la mamma si fa questo ed altro. Un giorno mi ha detto: "Frida, ogni tanto bisogna pure dargliela vinta, d'altronde ste mamme ci riempiono la ciotola. Quindi le concedo un primo piano convinto, ogni tanto."
"Questa foto me l'hanno scattata per il calendario dei sirenetti spiaggiati. A parte la sabbia sul tartufo, erano le onde freddine e bagnate che mi preoccupavano. La vita di noi bulli cela delle insidie quotidiane. Specie se vivi al mare. E metti caso sbucasse fuori un temibile granchio chelato? Mamma ma sono assicurato contro i granchi?"

In realtà, mi ha spiegato King, il suo habitat naturale è l'erbetta fresca del mattino. Se ci si stende ecco che mostra tutto il suo fisico possente, a pelle d'orso. Oserei dire che rasenta il sexy.
 "Non sono vanitoso, che non si sparga in giro questa voce! Si sa come sono le leggende metropolitane. Il fatto è che quel giorno ho lasciato a casa le lenti a contatto e quindi non capivo chi era il cane dall'altra parte. Non potevo capacitarmi che ne esistesse un altro bello quanto me. Mamma non avrò mica un gemello vero? Una storia tipo Il Segreto, non potrei reggerla".
Un giorno ho chiesto a King se anche a lui piaceva giocare a palla. Mi ha detto che sicuramente la palla ha un fascino tutto suo e che l'ha studiata talmente a fondo da ideare un gioco nuovo e straordinario, si chiama "static ball". Il fatto che sia meglio dello yoga e che consenta il rilassamento dopo una giornata frenetica mi sembra confermato dall'immagine. Bravo amico mio. Sei anche un inventore straordinario. 

Io King lo amo in maniera platanica (annusiamo gli stessi alberi e ci pensiamo...) ma ditemi, dove lo trovate un cane che sa imitare la sua umana quando fa l'occhiolino? Che cane straordinario. Per concludere, vi svelo che, in un momento intimo in chat mi ha chiesto di salutare tutte le bullette single che fanno parte del King Fans Club. Ha anche detto di smetterla di inviargli reggiseni, anche perchè, ognuna gliene invia 5...